Le “cultivar” della nostra selezione Fedeli alla nostra “mission” volta a massimizzare la qualità del prodotto finale e considerando le notevoli difficoltà dell’olivicoltura italiana degli ultimi anni, abbiamo deciso di oltrepassare i confini regionali e nazionali alla ricerca di altre “cultivar” eccellenti che il patrimonio olivicolo internazionale mette a nostra disposizione. taggiaSca All’assaggio è facile percepire un delicato profumo di frutto maturo; il sapore dolce e fruttato rivela note mandorlate, pinoli ed erbe di campo, tipiche dell’oliva Taggiasca. L’aroma delicato ed il gusto raffinato delle olive Taggiasche è unico nel suo genere ed apprezzato in tutto il mondo, tanto da essere considerata la cultivar più delicata e di conseguenza anche la più pregiata. ogliaRola Sapore dolce, gradevole, con una leggera sensazione di piccante e amaro. Si caratterizza per il retrogusto aromatico fruttato, di media intensità olfattiva con sentore residuo di mandorla e frutta secca. biancolilla All’assaggio rivela chiaramente note di mandorla, carciofo, pomodoro ed erbe selvatiche. Presenta un aroma equilibrato, fruttato ed un sapore dolce. coRatina Cultivar di personalità, dal sapore deciso e fragrante, con sentori di mallo di mandorla verde e carciofi. Presenta un retrogusto delicatamente amarognolo (per l’alta concentrazione di oleuropeina) ma piacevole, tendente leggermente al piccante (per l’alta concentrazione di polifenoli). aRbequina All’olfatto si avvertono con evidenza note erbacee, di pomodoro e mandorla dolce; all’assaggio rivela subito il suo sapore delicato e vellutato in cui si percepiscono alcuni sentori che ricordano il fruttato leggero tipico dell’oliva Taggiasca. aRboSana Si caratterizza per il sapore delicatamente fruttato, dotato di un eccellente equilibrio. All’assaggio rivela piacevoli e delicati sentori di erba tagliata, mandorla e carciofo. Negli ultimi anni abbiamo preso coscienza del fatto che non è la provenienza a determinare la qualità, ma: • le caratteristiche peculiari della cultivar (indipendentemente dal paese nella quale viene coltivata); • l’incidenza dell’ambiente pedoclimatico; • le attente pratiche produttive del frantoiano.